Fotografia di Roberto Cremascoli

Inaugurazione 24 maggio ore 18.00
Dal 25 al 27 maggio 2017, ore 10.00-23.00
Spazio Q35
Via Quittengo 35, Torino

Fotografie di interni e di esterni, disegni, montaggi, citazioni, libri e film: è quello che troverete nella mostra Stanze finestre, curata da Nina Bassoli e Davide Tommaso Ferrando nella Bedroom dello Spazio Q35, un invito a riflettere sulle innumerevoli declinazioni del tema del Festival: l’abitare e le sue relazioni con la città.
La città come casa, titolo di questa edizione del Festival assume una forma visiva in questa mostra: qui disegni, scatti e altri contributi selezionati tramite una call compongono una serie di installazioni multimediali ospitate all’interno di tre ambienti e che i visitatori possono attraversare mentre, come sottofondo, una voce robotica legge citazioni letterarie inerenti al tema.
Nel primo ambiente si trova una struttura metallica che definisce uno spazio raccolto: una “stanza nella stanza” a cura di Fosbury Architecture, le cui pareti sono composte da un atlante di dispositivi abitativi che resistono alla mercificazione dello spazio domestico.
Il secondo ambiente, il cuore della mostra, è allestito con due grandi video montati a partire dalle immagini raccolte, proiettate in una dimensione simile a quella reale. Il primo video presenta una serie di interni abitati, in cui è possibile intuire la vita che vi si svolge, sentendosi improvvisamente ospiti inattesi e un po’ voyeur di queste case. Il secondo video invita invece a guardare al di fuori di esse e a ricollocarle all’interno dei rispettivi spazi urbani, suggerendo la ricomposizione di una città inedita, non pubblica, spiata al di là delle finestre. Lo stesso ambiente ospita anche due spazi abitativi improvvisati, potenzialmente utilizzabili dai curatori del Festival come camere da letto durante i giorni di apertura della mostra.
Sulle parteti dell’ultimo ambiente è invece proiettato il montaggio di spezzoni cinematografici La finestra sullo schermo, un supercut composto per l’occasione da Davide Rapp (curatore anche della rassegna La finestra sullo schermo). Il risultato esprime tutta la potenza narrativa del tema dell’abitare in città: dell’intimità, ma anche dell’inquietudine generata dalle pareti di casa, degli sguardi che si incrociano attraverso le soglie e delle relazioni imprevedibili che si stabiliscono tra interno ed esterno.
Grazie al contributo dei cittadini e degli architetti che hanno risposto alla call del Festival, sono stati individuati anche 80 volumi tra libri di narrativa e testi scientifici che trattano in maniera esemplare il tema dell’abitare. Selezionati da Nina Bassoli e Davide Tommaso Ferrando, i libri saranno sugli scaffali nella Library  a disposizione di chiunque desideri immergersi nella loro lettura, per tutta la durata del Festival.