< 27 Maggio

Lo spazio nel corpo, il corpo nello spazio. Il workshop intende risvegliare e raffinare la capacità del corpo di percepire lo spazio circostante attraverso l’anatomia esperienziale (Andrea Olsen) e di creare un dialogo emotivo e formale con l’architettura che ci ospita.

Enrico de Santis

Gli studi di neuroscienza confermano che è l’alternanza tra pieno e vuoto a bilanciare i due emisferi del cervello, stimolando intelligenza, intuizione e fantasia. Lo spazio è un generatore di stati di coscienza. Questo nuovo paradigma sta dando inizio a incontri trasversali tra discipline che in genere si ignorano, come quello tra l’architettura e la medicina. L’anatomia esperienziale è un approccio che sviluppa la percezione del corpo dall’interno, rendendo più chiare le sue reazioni al mondo esterno. Praticandola si raffinano la percezione e la capacità di avvertire la differenza tra un’architettura progettata in base a concetti formali e un progetto che tiene conto dell’esperienza corporea ed emotiva di chi abiterà quel luogo. Il workshop mette in relazione l’architettura interna del corpo con l’architettura esterna e il paesaggio urbano. Dopo aver risvegliato la percezione dello spazio nel corpo attraverso l’anatomia esperienziale, ci si aprirà ad una passeggiata nello spazio urbano per raffinare la capacità del corpo di percepire lo spazio circostante e creare un dialogo emotivo/formale con l’architettura che ci ospita.

Iscrizione

Per la partecipazione è richiesto un contributo di € 20. Per informazioni e iscrizioni scrivi a spazionelcorpo@gmail.com