Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires, di Gustavo Taretto

Entrambi cristallini e scintillanti, finestra e schermo rappresentano un varco tra il dentro e il fuori, tra ambienti domestici e spazi urbani. E se quest’anno il tema del Festival sono le relazioni tra l’abitare e la città, ecco che il cinema diventa uno strumento d’indagine indispensabile. Davide Rapp, videoartist, architetto e cinefilo, cura per Architettura in Città la rassegna cinematografica Una finestra sullo schermo, che da giovedì 25 a sabato 27 vi inviterà a prendere posto all’interno della TV Room dello Spazio Q35, godendovi la proiezione di sei film selezionati per voi: sei modi per scoprire come il concetto di abitare possa essere approfondito da dietro la cinepresa.

Ecco il palinsesto:

  • High-Rise (2015), di Ben Wheatley. Proiezione: giovedì 25 maggio ore 13.00
    Tratto dall’omonimo romanzo di James Graham Ballard, “High-Rise” racconta di un giovane medico affascinato dalla stile di vita dei ricchi abitanti di un grattacielo, che lasciano l’edificio solo per andare a lavorare.
  • Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires (2011), di Gustavo Taretto. Proiezione: giovedì 25 maggio ore 16.00
    I protagonisti del film sono Martin, un web designer che passa la giornata davanti al suo computer, e Mariana, un architetto che vive nell’edificio di fronte a quello di Martin; entrambi affetti da depressione, i due cercano una via di fuga dal loro isolamento.
  • La finestra sul cortile (1954), di Alfred Hitchcock. Proiezione: giovedì 25 maggio ore 21.00
    Il capolavoro di Alfred Hitchcock racconta del fotoreporter di successo L.B. “Jeff” Jeffries che, costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente, inizia a spiare i suoi vicini di casa; tra questi, un uomo di mezza età che si prende cura della moglie malata, la quale improvvisamente scompare.
  • Playtime (1967), di Jacques Tati. Proiezione: venerdì 26 maggio ore 13.00
    Monsieur Hulot e un gruppo di turisti americani si trovano alle prese di una Parigi futuristica, con vaste strade a più corsie trafficate, imponenti e freddi palazzi d’acciaio, uffici omologati e interminabili corridoi.
  • Dogville (2003), di Lars Von Trier. Proiezione: venerdì 26 maggio ore 21.00
    Il film è ambientato agli inizi degli anni Trenta in una piccola cittadina di nome Dogville; qui chiede asilo Grace, una giovane donna in fuga da due killer. Grazie all’aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che lavori per gli abitanti della città.
  • Synecdoche, New York (2008), di Charlie Kaufman: sabato 27 maggio ore 13.00
    Il protagonista è Caden, un regista teatrale con sintomi da ipocondriaco alternati a manifestazioni di patologie reali. La sua vita presenta conflitti e problematiche, che si evolvono e mutano lungo un percorso privo di riferimenti spazio-temporali.

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La TV Room è l’ultima sala della mostra “Stanze finestre”. Qui, quando la rassegna cinematografica fa una pausa, sarà proiettato anche La finestra sullo schermo, un supercut, un montaggio di spezzoni cinematografici composto ad hoc da Davide Rapp. Una composizione che esprime tutta la potenza narrativa del tema dell’abitare in città: dell’intimità, ma anche dell’inquietudine generata dalle pareti di casa, degli sguardi che si incrociano attraverso le soglie e delle relazioni imprevedibili che si stabiliscono tra interno ed esterno.