< 25 Maggio

Una lezione introduttiva alla città e al rapporto tra design e contesto urbano da formulare per mezzo di un linguaggio adatto a un pubblico di studenti delle scuole medie e superiori. Riccardo Blumer, docente, architetto e designer, accoglie la sfida e offre il suo particolare punto di vista sul tema.

© Luca Santiago Mora

Una lezione introduttiva alla città e al rapporto tra design e contesto urbano da formulare per mezzo di un linguaggio adatto a un pubblico di studenti delle scuole medie e superiori.
A sedersi dietro la cattedra è Riccardo Blumer: svizzero, compie i suoi studi di architettura al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1982. Dal 1983 al 1988 lavora presso lo studio dell’architetto Mario Botta, a Lugano. Da allora svolge la sua attività di architetto costruendo numerosi edifici privati in Italia, di designer collaborando con aziende quali Alias, Artemide, Desalto, Poliform, Ycami, B&B, Flou, di interior per numerosi privati ma  anche ad esempio, per il Teatro alla Scala di Milano e di  allestimenti per esposizioni pubbliche alla Triennale di Milano, al il Musèe du Président Jacques Chirac e a Palazzo Ducale a Genova per citare i più importanti. Nel 1997 vince il premio “Design Preis Schweiz” e nel 1998 il “Compasso d’Oro” seguiti da altri di minore importanza, sempre con la sedia Laleggera prodotta da Alias.
Negli anni si è sempre più concentrando su questioni di tipo strutturale attraverso la minimizzazione delle parti, con esperimenti tra fisica ed estetica, conferenze con produzione in diretta di fenomeni sulla base delle quali ha fondato il gruppo di lavoro blumerandfriends con cui ha sviluppato un importante attività di ricerca attorno a nuovi esercizi, istallazioni ed esposizioni. Con il medesimo atteggiamento  dedicato alla metodologia della ricerca per la produzione di fenomeni creativi ha lavora nelle scuole.
Oltre agli attuali insegnamenti presso l’USI – Accademia di Architettura di Mendrisio (che dalla sua nomina a Professore Titolare del 2013 ha selezionato come unico luogo principale di lavoro), è stato docente presso numerose altre scuole universitarie principalmente italiane tra cui lo Iuav di Venezia e SanMarino, la Naba, lo Ied e il Politecnico di Milano.
Nel 2010 le sue sedie laleggera per Alias e Entronauta per Desalto sono state inserite nella collezione permanente del MoMA di New York.

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